Stelle, Etoile sono i titoli dati a danzatrici e danzatori straordinari.
Le stelle sopra la nostra testa ci affascinano e sulle stelle gli uomini hanno scritto frasi bellissime, sognanti, poetiche, evocative…
Vi propongo il pensiero sulle stelle che affascina me: le stelle che sono contenute nella parola desiderio… e i desideri che si esprimono guardando le stelle (cadenti). Che, prima di essere stelle, sono polvere, ci dicono gli scienziati.
Dal latino de-, e sidus, “stella”, letteralmente, “cessare di contemplare le stelle a scopo augurale”, nel senso di trarne gli auspici e quindi bramare.
“Più precisamente l’etimologia della parola “desiderio” deriva dallo stare sotto il cielo a osservare le stelle in un atteggiamento di attesa e di ricerca della via. Sidera significa infatti, in latino, stelle. Mentre il de privativo indica l’ impossibilità di seguire la rotta segnata dalle stelle e quindi una condizione di disorientamento, di perdita di riferimenti, di nostalgia, di lontananza, ma anche l’avvertimento positivo della mancanza di ciò che è necessario alla vita, l’attesa e la ricerca della propria stella.” (Massimo Recalcati, Ritratti del desiderio)
Quando una cometa si avvicina al Sistema solare interno, il calore del Sole fa sublimare i suoi strati di ghiaccio più esterni. Le correnti di polvere e gas prodotte formano una grande, ma rarefatta atmosfera attorno al nucleo, chiamata chioma, mentre la forza esercitata sulla chioma dalla pressione di radiazione del Sole, e soprattutto dal vento solare, conducono alla formazione di un’enorme coda che punta in direzione opposta al Sole.
Il nucleo di ogni cometa perde continuamente materia, che va a formare la coda. La parte più pesante di questo materiale non è spinta via dal vento solare, ma resta su un’orbita simile a quella originaria. Col tempo, l’orbita descritta dalla cometa si riempie di sciami di particelle piccolissime, ma molto numerose, e raggruppate in nubi che hanno origine in corrispondenza di un periodo di attività del nucleo. Quando la Terra incrocia l’orbita di una cometa in corrispondenza di una nube, il risultato è uno sciame di stelle cadenti, come le famose “lacrime di San Lorenzo” (10 agosto), o numerosi sciami più piccoli e meno conosciuti.